Torino Jazz Festival 2013
Dopo quella del 2012, nata un pò in sordina (tanto per usare un termine in tema), l'edizione 2013 ha consacrato il TJF come uno dei festival jazz più importanti di Italia. Forse il secondo dopo Umbria Jazz e l'unico completamente gratuito.
Venendo alle foto, quest'anno mi sono impegnato al massimo seguendo tutti i principali concerti e fotografando da sotto il palco con i professionisti. Ho cercato di raccontare fotograficamente i momenti topici che, secondo me, sono stati i seguenti:
Venendo alle foto, quest'anno mi sono impegnato al massimo seguendo tutti i principali concerti e fotografando da sotto il palco con i professionisti. Ho cercato di raccontare fotograficamente i momenti topici che, secondo me, sono stati i seguenti:
- l'orchestra del regio che segue assorta gli assoli di Enrico Rava
- l'ispirazione quasi mistica di Abdullah Ibrahim (Dollar Brand) durante il concerto al Regio. Dieci minuti di standing ovation.
- la furia inarrestabile di Petrella che suona Sun Ra
- l' eterea interpretazione di "Time after time" di Wallace Roney dei Miles Smile
- le facce ispirate e gli assoli di Bryan Linch che suona sul tappeto di note di Mccoy Tyner (su cui una volta si adagiava John Coltrane)
- le pose plastiche dei ballerini degli Odwalla
- la potenza ritmica di Hamid Drake che purtroppo ha fatto sfigurare il mitico Roy Haynes ormai un pò datato
- gli incredibili duetti di Mike Stern e Bill Evans, un affiatamento fantastico ... il culmine del festival indubbiamente, giustamente tenuto come gran finale del 1 maggio.