Torino in Jazz
Mostra organizzata presso locale Charlie Bird a Torino. Mostra collettiva del "Collettivo Fotografi jazz Torino":
Con Fabrizio Cirulli, Carlo Mogavero, Mamo del Pero, Marco Alessi, Ferdinando Caretto, Antonio Baiano, Stefano Barni.
dal 5 al 27 ottobre 2019
Collezione di 39 foto di musicisti torinesi
Colophon
Marco Alessi, Antonio Baiano, Stefano Barni, Ferdinando Caretto, Fabrizio Cirulli, Mamo Delpero, Carlo Mogavero, Leonardo Schiavone hanno fondato il Collettivo Fotografi Jazz Torino il 1 marzo 2019: non si tratta di una Agenzia Fotografica, ma a fare squadra e progetti insieme, li hanno spinti amicizia e passione.
Il denominatore comune è l’amore per il jazz che li porta da anni a realizzare un puntuale reportage fotografico su concerti e festival visti attraverso il loro obiettivo, caratterizzato da una forte matrice creativa e interpretativa.
Il Collettivo Fotografi Jazz Torino vuol esprimersi attraverso quello sguardo d’autore fatto d’immagini capaci di raccontare l’atmosfera e gli eventi di un festival, ma anche cosa succede nel retropalco di un concerto, l’umore e le emozioni di pubblico e artisti, fino a fissare gli stessi luoghi che ospitano le performance, capaci di alimentare e amplificare suggestioni.
Dare volto, bocca, mani e corpo alla musica. La particolarità dell’inquadratura riesce a offrire la massima espressività del soggetto.
Le stampe in mostra o decisamente contrastate e rigorosamente in bianco e nero o dai colori esasperati dalle luci di palco, sanno sempre e comunque leggere il momento dell’improvvisazione, l’enfasi ritmica, il rigore dell’esecuzione , cogliendo e fissando la bellezza, lo spirito e l’intensità di quanto si consuma sul palco e a due metri dall’obiettivo.
Il jazz è un linguaggio universale, esattamente come lo è la fotografia; e la musica, che nel jazz svanisce nel momento stesso dell’esecuzione, mai ripetibile, si fissa e viene catturata per sempre in uno scatto. Forse per questo esiste da sempre un profondo rapporto tra fotografia e jazz. Sarà che sono due espressioni artistiche nate nello stesso periodo storico, sarà che è una bella sfida sopperire al suono col silenzio di una immagine di tale intensità che sa evocarlo. Le stelle del jazz, fin dalle origini di questa musica, sono stati tra i soggetti preferiti di numerosi fotografi: alcuni famosissimi, altri quasi anonimi, con i loro scatti hanno saputo immortalare la musica attraverso ritratti o momenti intensi di concerti.
In un momento storico nel quale la fotografia è unanimemente riconosciuta come arte, ma allo stesso tempo il mestiere del reporter è davvero difficile anche perchè l’editoria attinge gratuitamente a piene mani dalle tante immagini che vagano per la rete, l’idea del Collettivo di mettersi in gioco e pubblicare i propri scatti sulla loro pagina Facebook risulta vincente. La sfida di questi appassionati e amici, è tutta giocata su come la loro sensibilità osserva il suono attraverso l’obiettivo. Così ognuno si esprime muovendosi all’interno di un concerto, fotografando i musicisti durante le performance, cogliendone atmosfere e suggestioni, trovando l’equilibrio tra ombra e luce, o i colori dei fari sul palco.
Inoltre, valore aggiunto della mostra che viene ospitata sulle pareti del Charlie Bird,, storico locale di riferimento per pubblico e jazzisti, è la invidiabile galleria di scatti di musicisti torinesi, che testimonia quanto Torino sia la città del jazz.
Per capire il jazz ci vuole feeling, sentimento, e questi indomiti fotografì, sì che ce ne hanno!
Marco Basso
Mostra organizzata presso locale Charlie Bird a Torino. Mostra collettiva del "Collettivo Fotografi jazz Torino":
Con Fabrizio Cirulli, Carlo Mogavero, Mamo del Pero, Marco Alessi, Ferdinando Caretto, Antonio Baiano, Stefano Barni.
dal 5 al 27 ottobre 2019
Collezione di 39 foto di musicisti torinesi
Colophon
Marco Alessi, Antonio Baiano, Stefano Barni, Ferdinando Caretto, Fabrizio Cirulli, Mamo Delpero, Carlo Mogavero, Leonardo Schiavone hanno fondato il Collettivo Fotografi Jazz Torino il 1 marzo 2019: non si tratta di una Agenzia Fotografica, ma a fare squadra e progetti insieme, li hanno spinti amicizia e passione.
Il denominatore comune è l’amore per il jazz che li porta da anni a realizzare un puntuale reportage fotografico su concerti e festival visti attraverso il loro obiettivo, caratterizzato da una forte matrice creativa e interpretativa.
Il Collettivo Fotografi Jazz Torino vuol esprimersi attraverso quello sguardo d’autore fatto d’immagini capaci di raccontare l’atmosfera e gli eventi di un festival, ma anche cosa succede nel retropalco di un concerto, l’umore e le emozioni di pubblico e artisti, fino a fissare gli stessi luoghi che ospitano le performance, capaci di alimentare e amplificare suggestioni.
Dare volto, bocca, mani e corpo alla musica. La particolarità dell’inquadratura riesce a offrire la massima espressività del soggetto.
Le stampe in mostra o decisamente contrastate e rigorosamente in bianco e nero o dai colori esasperati dalle luci di palco, sanno sempre e comunque leggere il momento dell’improvvisazione, l’enfasi ritmica, il rigore dell’esecuzione , cogliendo e fissando la bellezza, lo spirito e l’intensità di quanto si consuma sul palco e a due metri dall’obiettivo.
Il jazz è un linguaggio universale, esattamente come lo è la fotografia; e la musica, che nel jazz svanisce nel momento stesso dell’esecuzione, mai ripetibile, si fissa e viene catturata per sempre in uno scatto. Forse per questo esiste da sempre un profondo rapporto tra fotografia e jazz. Sarà che sono due espressioni artistiche nate nello stesso periodo storico, sarà che è una bella sfida sopperire al suono col silenzio di una immagine di tale intensità che sa evocarlo. Le stelle del jazz, fin dalle origini di questa musica, sono stati tra i soggetti preferiti di numerosi fotografi: alcuni famosissimi, altri quasi anonimi, con i loro scatti hanno saputo immortalare la musica attraverso ritratti o momenti intensi di concerti.
In un momento storico nel quale la fotografia è unanimemente riconosciuta come arte, ma allo stesso tempo il mestiere del reporter è davvero difficile anche perchè l’editoria attinge gratuitamente a piene mani dalle tante immagini che vagano per la rete, l’idea del Collettivo di mettersi in gioco e pubblicare i propri scatti sulla loro pagina Facebook risulta vincente. La sfida di questi appassionati e amici, è tutta giocata su come la loro sensibilità osserva il suono attraverso l’obiettivo. Così ognuno si esprime muovendosi all’interno di un concerto, fotografando i musicisti durante le performance, cogliendone atmosfere e suggestioni, trovando l’equilibrio tra ombra e luce, o i colori dei fari sul palco.
Inoltre, valore aggiunto della mostra che viene ospitata sulle pareti del Charlie Bird,, storico locale di riferimento per pubblico e jazzisti, è la invidiabile galleria di scatti di musicisti torinesi, che testimonia quanto Torino sia la città del jazz.
Per capire il jazz ci vuole feeling, sentimento, e questi indomiti fotografì, sì che ce ne hanno!
Marco Basso